
A me piacerebbe che si seppellissero i morti nei pioppeti che ci sono dappertutto sui bordi della città, nelle anse del fiume e dei canali che la circondano. Sotto ogni pioppo seppellirei un morto e le radici dell’albero avvolgerebbero lentissimamente il corpo come fa il ragno crociato quando si butta sulla preda e la stringe a sé con tutte le otto zampe e poi la morde iniettando il veleno che non uccide ma paralizza, in modo che la carne rimanga viva e fresca per i pasti successivi: allo stesso modo le radici dell’albero mi avvolgerebbero e poi una, con lentezza vegetale, mi trafiggerebbe sottraendomi quel tanto di vita che serve per la vita dell’albero.
Stasera alle 19 a Milano allo Spazio Melampo di via Carlo Tenca, 7 verrà presentata la riedizione de Il male naturale, il capolavoro di Giulio Mozzi.
Insieme all’autore interveranno Bruno Pischedda, docente di Letteratura e Cultura dell’Italia contemporanea all’Università Statale di Milano, lo scrittore e giornalista Alessandro Zaccuri, Daniele Giglioli, docente di Letterature comparate all’Università di Bergamo e lo scrittore e saggista Demetrio Paolin.
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