“Il festino di Santa Rosalia appartiene alla città e ad ogni palermitano. In questa edizione – spiega il direttore artistico, Lollo Franco – il tema scelto dall’amministrazione comunale fa riferimento alla valorizzazione del percorso Arabo-Normanno riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Mondiale per l’Umanità e alle tradizioni e alla cultura popolare in occasione del Centenario di Giuseppe Pitrè, il grande studioso il cui immenso lavoro si intreccia col tempo di oggi, come a perpetuare l’idea di una cultura dello spettacolo che supera i limiti del tempo. Tutto ciò sposa la mia storia di artista per avere sempre dato lustro al teatro “popolare e di ricerca delle tradizioni” che ha accompagnato la mia carriera di attore, regista, organizzatore di grandi eventi e per la grande conoscenza del territorio palermitano e della storia della nostra città”.

Un Festino, quindi, di grande tradizione ma anche di grande innovazione a partire dalla ideazione del carro che si ispira al carro del Pitrè sviluppandosi in altezza, un carro ricco di decori: Triumphus lucis ma che stupirà per la sua caratteristica di scomposizione-composizione.

Ritenendo il carro trionfale e la statua della Santuzza fulcro del Festino – sinonimo di una ritrovata unità ed un desiderio di rivincita per la città e il popolo, che lo identifica in una idea di libertà e di purificazione dai mali secolari che lo attanagliano – è stato pensato di creare una nuova struttura che partendo dal carro-madre si arricchirà di nuove costruzioni di elementi scenografici per dare vita a un nuovo carro.

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