Il giorno è andato lontano e io mi sento un uomo di grande statura: non c’è ombra attorno al mio corpo, io vedo i monti, io sento il fiume. I colori si sono spenti, le radici degli alberi frugano la terra. Nel mondo opaco i desideri prendono corpo, i rospi si strofinano contro la corteccia … Leggi tutto Il giorno è andato lontano
Il martin pescatore
Traduzione di Marco Bisanti Il martin pescatore spunta dall’onda nera come un fiore blu, nel becco ha una foglia d’argento. Credo che questo sia il migliore dei mondi – finché morire un po’ non ti spiace, come potrà mai esserci anche un solo giorno senza il suo sprizzo di gioia? Su un migliaio di alberi … Leggi tutto Il martin pescatore
Il tango
Dove saranno? Chiede l'elegia di quelli che oramai non sono più, come esistesse un luogo dove l'Ieri possa esser l'Oggi, l'esser Ancora, il Sempre. Dove sarà (ripeto) la teppaglia che in polverosi vicoli sterrati o in perduti villaggi istituì la setta del coltello e del coraggio? Dove saranno quelli che passarono lasciando all'epopea un episodio, … Leggi tutto Il tango
Meditazione
La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati. La nostra paura più profonda, è di essere potenti oltre ogni limite. È la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più. Ci domandiamo: "Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso?" In realtà chi sei tu per non esserlo? Siamo … Leggi tutto Meditazione
Ouverture
Questo vi dico, fratelli: il tempo ormai si è fatto breve; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero; coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: … Leggi tutto Ouverture
senza titolo
Terminare la vita tra le stragi e l’orrore è potuto accadere per l’abnorme sviluppo del pensiero poiché il pensiero non è mai buono in sé. Il pensiero è aberrante per natura. Era frenato un tempo da invisibili Numi, ora gli idoli sono in carne e ossa e hanno appetito. Noi siamo il loro cibo. Il … Leggi tutto senza titolo
E gnacche alla formica
Io t'amo o pia cicala e un trillargento ci spàffera nel cuor la tua canzona. Canta cicala frìnfera nel vento: E gnacche alla formica ammucchiarona! Che vuole la formica con quell'umbe da mòghera burbiosa? È vero, arzìa per tutto il giorno, e tràmiga e cucumbe col capo chino in mogna micrargìa. Verrà l'inverno sì, verrà … Leggi tutto E gnacche alla formica
Io sempre in prima fila quando c’è da sperare
Dicono tutti: "Ah, la voluttà del proibito!" Io non capisco. Io non ho mai cercato che il permesso, le porte aperte, le stanze calde, e come arrivare alla sala del trono. Io sempre in prima fila quando c'è da sperare, sempre in ammirazione per chi fa qualche cosa, forse, mi dico, mi prenderà con sé, … Leggi tutto Io sempre in prima fila quando c’è da sperare
I giusti
(Traduzione di Domenico Porzio) Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire. Chi è contento che sulla terra esista la musica. Chi scopre con piacere una etimologia. Due impiegati che in un caffè del Sur giocano in silenzio agli scacchi. Il ceramista che premedita un colore e una forma. Il tipografo che compone … Leggi tutto I giusti
Io so
(traduzione di Giuseppe Bevilacqua) E tu, tu pure - fatta crisalide, come tutto quello che la notte ha cullato. Questo sfarfallio, questo volteggiare intorno: io lo sento - e non lo vedo! E tu, come tutto quello che è sottratto al giorno: crisalide. E occhi, che ti cercano. Tra questi il mio. Uno sguardo: un … Leggi tutto Io so