di Antonino Pintacuda Ci sono libri-soglia e libri-mondo, libri che ti spalancano nuovi pensieri, come la luce del sud che indolente filtra dalle vertebre di una serranda abbassata nel meriggio per sfuggire alla canicola. Questo libro l’ho aspettato mentre mio figlio cresceva nel grembo di mia moglie, mi ha accompagnato nei nove mesi in cui … Leggi tutto Esercizi dell’attesa per futuri padri
Il pastore di lamiere
Palermo. Ritratto di un posteggiatore
Senza Franco Scaldati
A Palermo, la sera di sette anni fa ci ronzavano le orecchie di belle parole su Franco, per le voci degli amministratori in tv: lodi sperticate e mea culpa per una città che non l’aveva saputo valorizzare. Promesse a tinchitè. A Palermo, oggi manco Franco se lo ricorda che è morto sette anni fa. A Palermo, io ho ancora un progetto su di lui che voglio portare avanti ma la vita si è messa in mezzo. Intanto però ho avuto il tempo di chiedermi cose come: ma a Franco gliene fotteva di essere riconosciuto e ricordato? Gli ultimi venti anni passati a fare teatro di comunità in borgata, le mille carte sparse dei suoi spettacoli in perenne ricucitura, la lingua fatta di calli che incagliano nel dialetto lo schifo e la bellezza insieme, inestricabili, sono solo alcune tracce di un’ipotesi: la sua voglia di non restare, voglia di incidere sì…
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Cartoline narrative, Montevago
Un racconto di Marco Bisanti (prima parte)
Più di ogni cosa
Paolo Borsellino, la solitudine e l'amore
Cartoline poetiche, Sicilia orientale
La nostra nuova rubrica, cartoline poetiche, inizia dalla Sicilia di Camilleri
Raccontare la poesia
Gabriella Becherelli invita alla lettura dell'ultimo libro di Marco Bisanti
Sinestesia romana, cartoline migranti
L'altro giorno ricordavo i tempi in cui si andava in vacanza, nelle estati a mezzo tra gli anni della scuola, e dall'Inghilterra o dalla Spagna - come da Venezia o da Firenze - si decideva di mandare una bella cartolina all'amico (ma più spesso all'amica), al cugino o al fratello che erano rimasti in Sicilia, … Leggi tutto Sinestesia romana, cartoline migranti
La poesia mortale
Prima potevo anche prendermela. Ora inizio quasi a pensare che sia giusto così, normale, anzi necessario e persino bello. È giusto, normale e bello ammettere che, come tante cose della vita e – più in grande – della storia umana, anche la poesia passa e, ad esempio, quel che per cinquant’anni è sembrato indiscutibilmente un … Leggi tutto La poesia mortale
La stanza dello scemo
C’era una porta a casa sua e sulla porta una targhetta di ottone con su scritto il nome del posto dietro la porta: stanza dello scemo. E scemo io, forse, che quest’anno non andrò, niente treno per Bo, a motivo di un lavoro che sto facendo. Ma con la mente, sempre in questo periodo, torno … Leggi tutto La stanza dello scemo